lunedì 30 marzo 2015

LA NOSTRA POLITICA ESTERA (di Raffaele Bruno - Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale)

LA NOSTRA POLITICA ESTERA (di Raffaele Bruno - Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale)
La nostra politica estera non è solo la necessaria proiezione sullo scenario internazionale della difesa degli interessi legittimi e permanenti del popolo italiano, ma anche e inscindibilmente, l'articolazione della nostra battaglia su quello scenario. Per noi del Movimento Idea Sociale, uno stato forte deve avere una politica estera propria e ben determinata. Su questa base l'Italia deve recuperare la propria sovranità politica, divenendo soggetto e non più oggetto delle politiche altrui; di conseguenza occorre affrancarsi dalla condizione di vassallaggio degli Stati Uniti perseguendo una politica volta a salvaguardare gli interessi e lo spazio vitale ed organico del vecchio continente. Occorre un'Europa forte, armata ed indipendente, in alternativa all'Unione Europea dei mercanti, dei parametri assassini di Maastricht e Bruxelles. Il Movimento Idea Sociale propone di uscire dall'unità monetaria europea e dall'Europa dei mercanti, dei burocrati e delle banche e dichiara lotta dura al signoraggio primario e secondario ed all'usura in tutte le sue forme. Riteniamo che bisogna bloccare le frontiere per i prossimi dieci anni e ci ritieniamo atterriti e preoccupati per l'avanzata dell'Isis e del fondamentalismo islamico in tutte le sue forme. Anche per questo chiediamo il blocco di tutti gli sbarchi di clandestini e immigrati. I popoli in difficoltà devono essere aiutati a casa loro a fronteggiare la fame, nella difesa delle loro specificità, delle loro "radici" e memoria storica. Tutto il modello sin qui seguito come cooperazione allo sviluppo è miseramente fallito. Eccetto poche organizzazioni serie e caritatevoli, i fondi della cooperazione sono stati gestiti male e a volte in modo disonesto. Siamo contro tutti ipoliticanti divenuti servi delle banche, contro l'alta finanzia internazionale e e delle multinazionali criminali, che affamano i popoli e rendono chi è ricco sempre più ricco e chi è povero sempre più povero. E' proprio qui, nella risposta a questo angoscioso problema di tipo assolutamente nuovo che si gioca la vera sfida del terzo millennio.
Raffaele Bruno

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